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UNA STORIA D'ALTRI TEMPI

Il primo viaggio in Italia della nostra amica Rosana Mancini

abruzzo in moto

Rosana è una dolce ragazza argentina dai grandi occhi marroni. Nata in Argentina da genitori italiani originari di Orsogna (Chieti) non era mai stata in Italia. I suoi nonni, e il suo papà di appena 2 anni, si imbarcarono nel 1930 dal porto di Genova per raggiungere l’Argentina dove poi sarebbe nata lei.

Crescendo, il papà lavora duramente prima come autista e poi come muratore, la sua vera passione. La famiglia si allarga, gli impegni aumentano e il desiderio e la possibilità di tornare a visitare l’Italia sono sempre più labili, finchè un giorno il papà, purtroppo, viene a mancare lasciando in eredità a Rosana l’impegno di poter esaudire quello che era il suo più grande desiderio, tornare finalmente a visitare la terra che lo aveva visto nascere. Prima di lasciarla per sempre le dice di essere sicuro che lei riuscirà a compiere quel viaggio da lui tanto agognato e mai realizzato. Da allora Rosana sa bene che nella sua vita avrà uno scopo ben preciso, quello di partire per l’Italia a conoscere i luoghi e le radici della sua esistenza ed esaudire il desiderio del papà.

 

Alcuni anni addietro ci aveva contattato desiderosa di venire in Italia, ma impedimenti vari non lo hanno mai permesso. Aveva scelto la moto come mezzo per scoprire la sua terra d’origine, consapevole che il viaggio su due ruote le avrebbe permesso di vivere l’Abruzzo più a fondo, di coglierne ogni più piccolo dettaglio, fino a poterne respirare l’aria a pieni polmoni.

 

Dopo vari contatti, quest’anno finalmente Rosana è pronta, partirà per l’Italia ! L’impegno ci carica di grosse responsabilità, conosciamo già la sua storia e non possiamo deluderla, questo non è un tour come tanti, è un viaggio che è un atto d’amore, saremo noi a farle conoscere l’Abruzzo !

 

L’inizio è dei peggiori: rigide ordinanze stradali e meteo pessimo a pochi giorni dalla partenza ci costringono a rinunciare alla moto e insinuano qualche dubbio in Rosana, ma dopo un giorno di riflessione decide che si, il tour si farà anche se su quattro ruote e non più su due.

 

E’ una ragazza schietta e sincera, è molto piacevole viaggiare con lei. Per anni ha studiato l’italiano proprio in previsione del viaggio, capisce perfettamente la lingua e il suo italo-argentino risulta a volte spassoso e divertente. Il suo “como se dice ?” accompagnato da un gesto delle mani sarà il simpatico tormentone del nostro andare, ma in un modo o l’altro riuscirà sempre a farsi capire.
 

La primavera è ancora in forte ritardo, anzi, le temperature sono decisamente invernali. Ci ritroviamo sul Gran Sasso a soli 7 gradi, ma Rosana è felice di poter giocare con la neve e sorprendere gli amici in rete con le insolite immagini di questa strana primavera in Abruzzo.

C’è una cosa che ci sorprende: Rosana fotografa cose, oggetti e luoghi che solitamente vengono ignorati, ma è evidente che lo sta facendo con gli occhi del papà, è lui che la sta guidando nel suo cammino di conoscenza, i tanti racconti ascoltati dalla sua voce cominciano a prendere forma e a manifestarsi davanti a lei.

 

E’ attenta e curiosa, ripete frequentemente che sapeva che l’Abruzzo era bello, ma non immaginava che potesse essere così meraviglioso. Per lei è come vivere in una favola ! La portiamo nei luoghi più conosciuti ma soprattutto in quelli più intimi e nascosti, dove le tradizioni e le antiche culture sono più percepibili. Viene conquistata completamente dalla gastronomia locale abruzzese, è ansiosa di scoprire e di vedere, fotografa e filma a ripetizione condividendo con gli amici e parenti argentini che la incitano in quella che è la sua missione: scoprire l’Abruzzo e raggiungere Orsogna.

 

La sera a cena ci mostro un plico ricco di incredibili documenti d’epoca. Biglietti d’imbarco dal porto di Genova del 1930, passaporti scoloriti ma conservati gelosamente, foto dei nonni e dei bisnonni, certificati di nascita, medaglie al valor militare e confida di aver scoperto prima della partenza una incredibile coincidenza: il biglietto lo ha acquistato lo stesso giorno in cui lo acquistò il papà nel lontano 1930 per andare in Argentina, il 27 Dicembre. Il nostro sta diventando sempre più il viaggio dello spirito e dell’anima, e anche noi ne siamo catturati e felici di farne parte.

 

La mattina dell’ultimo giorno Rosana è più silenziosa e tesa, è uno dei giorni più importanti della sua vita, partiamo in direzione di Orsogna. Il grande viaggio e la grande promessa paterna di molti anni fa stanno per compiersi. Lungo la strada Rosana cerca insistentemente il cartello stradale tanto agognato, quasi a voler certificare il raggiungimento dell’ultimo atto del suo sogno. Ma siamo ancora distanti. Quando ad un bivio finalmente può leggere il nome del “suo” paese i suoi occhi si illuminano, fotografa e filma a ripetizione, l’emozione è palpabile.

 

Ci fermiamo ai successivi due cartelli che introducono nel paese, Rosana vuole a tutti i costi essere fotografata proprio li ! Ovviamente l’accontentiamo, diamine, dopotutto anche noi facciamo parte della missione ormai !
 

Risvegliarsi da un bel sogno a volte è triste, ma qui il risveglio è più bello del sogno stesso, si è tramutato in realtà. Entriamo a Orsogna, gli occhi di Rosana brillano di gioia, può finalmente conoscere il luogo d’origine del papà. Ora il legame è completo, definitivo, viscerale. Le sue radici risiedono qui, su queste dolci colline chietine. E’ felice, e sa che anche il papà che l’ha guidata da lassù lo è.
 

La salutiamo e ripartiamo, il nostro compito è terminato. Dobbiamo ringraziarti Rosana per averci concesso l’opportunità di vivere questa meravigliosa storia d’altri tempi, ci hai fatto osservare i luoghi che pensavamo di conoscere alla perfezione con occhi diversi, da una prospettiva inaspettata e romantica. Da oggi l’Abruzzo sarà più bello anche per noi.

 

P.S. Rosana tra qualche giorno tornerà in Argentina ma ha promesso che tornerà il prossimo anno per viaggiare, finalmente, in moto !
Questa mattina ci ha comunicato che è stata accompagnata da un’addetto del comune presso quella che era la casa dove è nato suo papà e ci ha anche inviato le foto. 


Buena suerte cara Rosana !

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