ROAD STORIES
BASILICATA & PUGLIA
Anche quest'estate si va verso sud, con l'intento di verificare la bonta' dei giudizi di chi in Basilicata ci è gia' stato e ne è stato conquistato. Scorrono sotto le nostre ruote Abruzzo, Lazio e Campania. Nei pressi di Salerno il cartello che indica "Costiera Amalfitana" ci tenta non poco, ma il muro di auto di latta in fila sotto il sole gia' cocente ci fa desistere all'istante, sara' per un'altra volta
Siamo in anticipo sulla nostra gia'improvvisata tabella di marcia, e cosi', dopo un veloce pasto a Potenza ci tuffiamo veloci verso il parco delle Piccole Dolomiti Lucane. Sono le 14.00, il sole rende la temperatura feroce, proprio come immaginavamo. Ma forse è proprio questo uno degli aspetti del meridione che piu amiamo.
Ora il percorso inizia a farsi interessante e divertente, la strada si arrampica per una lunga serie di tornanti, lo stesso navigatore si esalta e ci segnala una svolta a sinistra "stretta" neanche fossimo Eddy Orioli ! Per una questione di pura sopravvivenza il nostro abbigliamento si allegerisce sempre di piu, via imbottiture e maniche, il casco no, paradossalmente ci proteggera' dal sole.
Pietrapertosa ci accoglie come in un film del neorealismo del dopoguerra, andrebbe immaginato come
un vecchio paese in bianco e nero per quanto è abbarbicato sulle rocce stesse.
Lo scenario è rude e selvaggio, alto e frastagliato. I pochi residenti che notiamo ci fanno capire che siamo in una parte d'Italia dove la sveglia suona molto prima che spunti un solo raggio di sole, e dove la gente va a letto con la schiena spezzata dal duro lavoro nei campi.
L'indicazione per il vicino paese di Castelmezzano a 12 Km. ci conduce su un tratto che difficilmente si puo' chiamare canonicamente strada, è un viottolo nato per chiari usi agricoli, stretto, disconnesso e dai molteplici saliscendi. Un fuoristrada del Corpo Forestale ci affianca, uno degli occupanti ci chiede se occorre aiuto, ma noi non siamo dispersi, ma e chiaro che di mezzi e persone non se ne devono vedere molte su questi monti. Il tempo corre, la strada no, anzi diventa via via piu'impegantiva. Alle prime case di Castelmezzano guardo l'orologio...12 Km.in 55 minuti !
E' tempo di riprendere la statale che ci condurra' a Matera, finalmente le ruote tornano a girare su strade dall'asfalto ben levigato e dall'ampia carreggiata. Arriviamo che è quasi il tramonto, il tempo di sistemarci in un centralissimo B.& B. e ci prepariamo per la visita di rito: i Sassi di Matera.
Gli ultimi raggi di sole donano ad uno scenario gia' unico ed affascinate un'atmosfera surreale e misteriosa. Mentre cerchiamo le migliori inquadrature per gli ultimi scatti fotogfafici, ci ripromettiamo di approfondire poi la storia di questo luogo scelto anche da Mel Gibson come sfondo per il suo film tanto discusso.
Il giorno seguente è di nuovo tempo di Puglia, una regione che portiamo da anni nel cuore.
Pur conoscendolo a menadito scelgo, questa volta, di risalire fin su' verso il Gargano.
Nei pressi di Manfredonia, dopo centinaia di km. di piattissima pianura del Tavoliere, l'immprovvisa e imponente sagoma del promontorio del Gargano ci appare quasi come Ayers Rock ! Da sud verso nord non lo avevamo mai percorso prima, sembra un immenso iceberg di roccia che si protende fin dentro il mare. E' da questo lato che va apprezzato al meglio.
La lunga e tortuosa strada che affrontiamo per raggiungere Monte Sant'Angelo (746 m.slm) difficilmente verra' dimenticata. Dislivello da vertigini su panorami mozzafiato (che colui che guida farebbe bene ad ignorare !), decine di tornanti che si attorcigliano su se stessi, quelli a destra in salita da percorrere con acceleratore e freno posteriore all'unisono che mettono a dura prova le mie capacita' di guida.
Idem per la successiva discesa di 17 km.che ci offre altri squarci paesaggistici da tuffo al cuore fino alle bianchissime abitazioni di Mattinata.
Il resto è puro splendido Parco del Gargano, con la strada litoranea al tramonto che in molti tratti rasenta il mare fin quasi a raggiungerlo.
Il giorno successivo lo dedichiamo alla visita di luoghi a noi ormai cari e conosciuti cosi' come si fa con i vecchi amici di sempre, quelli che che non si dimenticano mai anche se distanti