MARCHE MOTO RIDE
LA MAGIA DELLE MARCHE...UNA CURVA ALLA VOLTA.
6 giorni - 5 notti
1 partenza disponibile


TRA STRADE, SILENZI E LIBERTA' ASSOLUTA !
Tra colline silenziose, borghi sospesi nel tempo e panorami che si aprono all’improvviso, questo tour nelle Marche è un invito a guidare per il puro piacere di farlo. Curve dolci, tratti isolati dove il rumore del motore è l’unica compagnia, e quella sensazione impagabile di libertà che solo la moto sa regalare. Cinque giorni di viaggio per ritrovare il gusto dell’ avventura e la bellezza delle strade meno battute. Un’ esperienza autentica, per chi cerca la guida, la strada e il silenzio.

5 GIORNI - 6 NOTTI
PARTENZE 2026:
-
DAL 14 AL 19 LUGLIO
MASSIMO 12 MOTO PER OGNI PARTENZA
Le Marche: Il regno della guida pura.
Solo tu, la moto e la strada che scorre sotto le ruote.
Ci sono viaggi in moto che non si dimenticano, perché sanno unire la bellezza dei luoghi attraversati al puro piacere della guida.
Il tour di 5 giorni nelle Marche è uno di questi: un itinerario pensato per chi ama la moto, la strada e quella sensazione impagabile di libertà che solo le due ruote possono regalare.
Questo viaggio porta alla scoperta di una regione sorprendente, dove ogni curva svela qualcosa di nuovo e affascinante: colline che si rincorrono, montagne che si aprono al cielo, borghi che sembrano sospesi nel tempo.


CON NOI VEDRAI COSE CHE GLI ALTRI NON VEDRANNO
VIAGGIO IN MOTO NELLE MARCHE
UN'AVVENTURA SU
DUE RUOTE TUTTA DA VIVERE !
Questo viaggio vi porta alla scoperta di una regione affascinante, dove ogni curva svela qualcosa di nuovo: colline che si rincorrono, montagne che si aprono al cielo, borghi che sembrano sospesi nel tempo.
Le Marche non sono solo un luogo da attraversare: sono un territorio da sentire, da vivere, da respirare a ogni chilometro.
Cinque giorni così: tra strade isolate, borghi autentici, panorami mozzafiato e momenti di pura guida. Un viaggio che non cerca la velocità, ma l’intensità. Che non punta alla meta, ma al piacere del percorso, che ti regala ciò che spesso manca nella vita di tutti i giorni: silenzio, libertà e autenticità.



VIENI A SCOPRIRE LE MARCHE !
Le Marche non sono solo un luogo da attraversare: sono un territorio da sentire, da vivere, da respirare a ogni chilometro. La regione offre un'esperienza in moto ricca di curve, paesaggi mozzafiato e un mix affascinante di mare, colline e montagne. Le dolci colline sono un paradiso di curve leggere che attraversano campi coltivati e borghi medievali, con tante strade provinciali e statali meno trafficate, ideali per la guida in moto.


PROGRAMMA
Giorno di trasferimento dal vostro luogo di residenza verso l'Abruzzo. Appuntamento in Hotel, sistemazione in camera e successiva cena. Dopo cena presentazione del giro del giorno dopo.
Partenza da Sulmona procedendo verso L’Aquila, a circa 721 m.s.l.m., la strada comincia a salire, attraversando un territorio ricco di storia e di memorie. La città, rinata dopo il terremoto del 2009, offre scorci di grande suggestione: piazze ampie, cattedrali e palazzi storici, il tutto immerso in un contesto di montagna che fa sentire il rombo della moto ancora più avvincente. La curva si fa complice del paesaggio, regalando quel senso di libertà che solo un viaggio tra borghi e montagne sa dare.
Lasciata L’Aquila, la moto conduce verso Accumoli, a circa 840 metri di altitudine. Il borgo, piccolo e accogliente, conserva l’autenticità dei paesaggi montani, con le case in pietra e le stradine strette che invitano a rallentare per godere del panorama. Le strade tra L’Aquila e Accumoli sono un vero paradiso per i motociclisti: curve dolci alternate a tornanti che si aprono su vallate immense e boschi rigogliosi.
Il percorso prosegue verso Arquata del Tronto, a circa 669 m.s.l.m., dove la natura e la storia si fondono.
Da qui ci aspetta la salita verso Forca di Presta, a 1.561 m.s.l.m., valico montano tra Marche e Umbria. Il panorama cambia radicalmente: vallate profonde, crinali rocciosi e una sensazione di libertà assoluta che solo la moto può regalare. Ogni curva è un invito a fermarsi per osservare le praterie e i pascoli del Parco Nazionale dei Monti Sibillini.
Scendendo leggermente, raggiungi Castelluccio di Norcia, a circa 1.452 m.s.l.m., cuore dei Monti Sibillini e famoso per la fiorita. Qui la vastità della piana lascia senza fiato: è un susseguirsi di colori e profumi, dove l’orizzonte sembra infinito. La strada che porta a Castelluccio è un continuo piacere di guida: curve ampie, panorami grandiosi e un asfalto che invita a godersi la moto.
La discesa ci conduce a Castellangelo sul Nera, a circa 570 m.s.l.m., borgo incastonato tra montagne e fiumi. Le strade che attraversano questa zona sono strette e sinuose, perfette per chi ama la guida tecnica ma sempre immerso nella natura, tra boschi e antichi ponti.
Proseguendo verso Castelraimondo, a circa 305 m.s.l.m. si cambia ancora scenario: la valle si apre e il panorama diventa più dolce, con colline coperte di boschi e campi. La guida in moto qui è più rilassata, ideale per recuperare fiato e godersi le linee morbide delle strade.
Infine, si arriva a Fabriano, a circa 325 m.s.l.m., città famosa per la carta e la sua storia artigiana. La città è un traguardo perfetto per chiudere il viaggio, tra mura antiche e vicoli caratteristici. Il piacere della moto in questo tratto finale è dato dal contrasto tra la guida fluida e panorami che si aprono improvvisamente tra le colline marchigiane.
Città della carta e delle colline, Fabriano è il punto di partenza ideale per chi vuole unire cultura e natura. Si lascia il centro storico in direzione Matelica – Camerino, affrontando subito piacevoli curve tra vigneti e boschi dell’Appennino umbro-marchigiano. Le strade sono scorrevoli e ben tenute, con traffico ridotto, perfette per “entrare nel ritmo” del viaggio.
Dopo aver superato Camerino e Pievebovigliana, la strada sale dolcemente verso il Lago di Fiastra (640 m.s.l.m.), uno dei gioielli dei Monti Sibillini. L’acqua color smeraldo incastonata tra le montagne regala uno scenario quasi alpino. Qui vale la pena fermarsi al belvedere o percorrere la diga in moto, per godere il contrasto tra l’azzurro del lago e il verde delle pendici circostanti. Le curve in questa zona sono ampie e regolari: un piacere per chi ama una guida fluida e rilassata.
Da Fiastra si sale verso Bolognola (1.070 m.s.l.m.), il comune più alto delle Marche. La strada diventa più impegnativa e spettacolare: tornanti, tratti immersi nei boschi e ampie vedute sul Massiccio dei Sibillini.
Bolognola è un piccolo borgo montano circondato da faggi e pascoli; d’inverno è una località sciistica, ma d’estate diventa un punto di partenza per giri in moto in quota, dove aria fresca e il profumo di montagna si sentono intensamente.
Proseguendo da Bolognola, la strada sale ancora verso Sassotetto (1.362 m.s.l.m.), località famosa per la sua stazione sciistica e i panorami mozzafiato. La salita è una delle più belle della regione per chi viaggia in moto: curve ampie, ritmo montano, asfalto discreto e zero traffico. Dalla sommità si apre un panorama a 360° sui Monti Sibillini, le colline marchigiane e, nelle giornate limpide, fino al mare Adriatico.
Dopo Sassotetto si prosegue verso Monte Ragnolo (1.505 m.s.l.m.), lungo una cresta panoramica tra le più suggestive dell’Italia centrale. La strada è stretta ma perfettamente asfaltata, con tratti che sembrano sospesi tra cielo e terra.
Da qui lo sguardo abbraccia l’intera Vallata del Chienti, fino al Conero e all’Adriatico.
È un tratto che regala il massimo piacere di guida motociclistica: curve dolci, ritmo costante e la sensazione di libertà totale. In primavera e autunno, i prati sono un’esplosione di colori, e spesso si incontrano cavalli e mucche al pascolo lungo la strada.
Il giro odierno porta la strada a salire verso il primo “tetto” della giornata, il Monte Cucco, con la vetta posta a circa
1.566 m.s.l.m. Nel salire verso Monte Cucco si potranno notare le curve che si aprono sul bosco e il profilo della montagna che si staglia contro il cielo. All'arrivo nei pressi della sommità il panorama si apre completamente: prati, faggete, l’Appennino che si allunga e, in giornate limpide, il mare all’orizzonte. Monte Cucco, con quella altezza, è un bel premio per la moto e per il pilota: tornanti che chiedono attenzione, ma che ricompensano con la libertà della guida.
Ridiscendendo seguendo la valle, si potrà godere della fluidità della strada e quel senso di leggerezza che solo una bella strada montana sa dare. Ora ci dirigiamo verso Monte Nerone dove la cima raggiunge circa 1.525 m.s.l.m.
Qui la montagna ha una presenza forte, massiccia, calcarea, e il paesaggio assume un tono diverso: boschi alternati a rocce, luce che filtra bassa nel pomeriggio. Le curve si fanno più ampie, la strada invita a spingere leggermente, con prudenza, ovviamente, e godere di quel momento in cui la moto è perfettamente al centro del gioco con la giusta traiettoria e la visione aperta.
Lasciata la cima alle spalle, si ridiscende verso la valle per avvicinarsi ad un altro gioiello della regione: quasi all’improvviso, appare la maestosa Gola del Furlo (273 m.s.l.m.), un vero e proprio canyon scavato dal fiume Candigliano tra le pareti calcaree del Monte Pietralata e del Monte Paganuccio. La carreggiata segue il corso del fiume, incastonata tra le rocce, e ogni curva regala scorci spettacolari. È uno dei tratti più belli d’Italia per chi viaggia in moto: poco traffico, asfalto perfetto e una natura che sembra muoversi insieme al tuo respiro. Le curve sono più lente, ma ogni cambio di direzione è un godimento: la moto scorre, la natura ti circonda e avverti quel misto di libertà e rispetto per la forza della Terra che ha scavato questa gola nel corso dei millenni.
Scendendo verso Fossombrone, le Marmitte dei Giganti (150 m.s.l.m..) si mostrano come un piccolo miracolo geologico: cavità e vortici scavati dal Metauro nel calcare, a formare giochi d’acqua e pietra che ricordano una scultura naturale. Una breve sosta per una foto sul ponte panoramico e si riparte verso Urbania (284 m), dove l’antico e il rinascimentale convivono tra vicoli e palazzi che si specchiano sul fiume. Il tratto di strada che collega questi luoghi è scorrevole e rilassante, un piacere continuo per chi ama guidare senza fretta, cullato da curve dolci e ampie vedute.
E poi arrivi al suggestivo Tempio del Valadier, incastonato nella roccia a circa 582 m s.l.m. secondo alcune fonti.
La strada ti porta quasi in paradiso: una salita immersa nel verde, curve dolci, brevi tratti più stretti, e l’arrivo è quasi una rivelazione. Si arrivi a un piccolo parcheggio e viene naturale spegnere il motore. Si cammini pochi passi, e la roccia si apre davanti a noi rivelando quel tempietto ottagonale, bianco, incastonato come un gioiello dentro la montagna. È un luogo che sembra appartenere più a un sogno che alla realtà.
Da qui il rientro verso Fabriano segue la SS452 “della Contessa”, una delle strade più amate dai motociclisti. Curve ampie, asfalto regolare e panorami aperti accompagnano gli ultimi chilometri di un anello perfetto: tecnico, paesaggistico, e pieno di emozioni. Si torna a Fabriano con gli occhi ancora pieno di immagini, gole, borghi, montagne, e quella sensazione di equilibrio che solo la moto sa regalare, quando il viaggio non è solo movimento, ma un modo per sentire più da vicino la bellezza della strada.
Il giro odierno ci vedrà viaggiare a cavallo di due regioni confinanti: Umbria e Marche. Lasciata Fabriano alle spalle, la strada inizia subito ad arrampicarsi tra le colline marchigiane, attraversando vallate ricche di querce e borghi in pietra. La moto scorre leggera, il ritmo è fluido: curve ampie, asfalto buono e traffico quasi assente. Si punta verso Pietralunga (566 m s.l.m.), borgo umbro dal fascino medievale incastonato tra boschi di faggio e castagno. Qui si respira un’aria d’altri tempi, con vicoli silenziosi e panorami che si aprono improvvisi tra una curva e l’altra. È il regno del turismo lento, ma anche un paradiso per chi ama guidare: la strada che vi arriva è un susseguirsi di tornanti che si snodano armoniosamente lungo dorsali montuose, offrendo una guida tecnica ma mai stancante.
Da Pietralunga si scende verso Città di Castello (288 m s.l.m.), immersa nella verde Valle del Tevere. La discesa è piacevole, il paesaggio si fa più ampio e la guida scorrevole. Il borgo, raffinato e ricco di arte rinascimentale, merita una sosta: Palazzo Vitelli, le torri medievali e le mura ben conservate raccontano una città fiorente e colta. Ma l’odore dell’asfalto e l’orizzonte montano richiamano presto a tornare in sella.
Da qui inizia la parte più spettacolare del percorso: la salita verso Bocca Trabaria (1049 m.s.l.m.), uno dei valichi appenninici più suggestivi tra Umbria e Marche. È una strada da veri motociclisti, con curve continue, ampie e ritmate, che si arrampicano tra boschi fitti e freschi. In cima, il panorama è ampio e mozzafiato: da un lato l’Umbria verde e profonda, dall’altro le prime colline del Montefeltro che scendono verso Urbino. Il passo è un punto perfetto per fermarsi, respirare a pieni polmoni e godersi il silenzio rotto solo dal vento e dal motore che si raffredda.
La discesa verso Urbino (485 m s.l.m.) è un piacere assoluto: curve ben disegnate e godibili, asfalto scorrevole e paesaggi che sembrano dipinti. Urbino appare improvvisa, con le sue torri e i tetti che si stagliano contro le colline. Patrimonio dell’UNESCO, la città ducale è un luogo dove il Rinascimento non è mai finito: il Palazzo Ducale, le vie acciottolate, l’atmosfera colta e quieta fanno di questa sosta un momento speciale anche per il viaggiatore su due ruote.
Da Urbino si scende dolcemente verso Fossombrone (118 m s.l.m.), seguendo una strada sinuosa e scorrevole che attraversa paesaggi sempre più aperti. Fossombrone, adagiata lungo il fiume Metauro, è un gioiello discreto: il ponte della Concordia, il centro storico con i portici, la gola del Furlo non lontana, tutto parla di una bellezza semplice e autentica.
Da qui, l’itinerario chiude il suo anello tornando a Fabriano, attraversando nuovamente le dolci colline marchigiane. È il tratto conclusivo, rilassante, dove il piacere della guida si accompagna alla sensazione di aver attraversato un pezzo d’Italia che conserva intatta la sua anima più vera.
Colazione in Hotel e saluti finali per sancire la fine del tour.
Easy Tour:
-
Una volta raggiunta Fabriano, sono previsti giri ad anello con partenza e rientro presso la stessa struttura. Si viaggia leggeri, senza bagagli, in sicurezza e con maggiore spazio a bordo.
-
La descrizione del Tour è puramente indicativa e soggetta a possibili variazioni migliorative legate allo stato delle strade, alle condizioni meteo e ai tempi di percorrenza.
QUOTA DI PARTECIPAZIONE
6 GIORNI - 5 NOTTI
CONDUCENTE e PASSEGGERO
IN CAMERA DOPPIA
€ 619,00
A PERSONA
6 GIORNI - 5 NOTTI
CONDUCENTE
IN CAMERA SINGOLA
€ 769,00
A PERSONA
6 GIORNI - 5 NOTTI
CAMERA MULTIPLA
*CONDIVISA
€ 619,00
A PERSONA
La quota di partecipazione comprende:
-
accompagnatore in moto
-
sistemazione in hotel selezionati a 3 o 4 stelle di ottimo livello
-
5 mezze pensioni (5 pernottamenti + 5 colazioni + 1 cena)
-
cartina stradale giornaliera
-
assicurazione medico-bagagli
-
formula "MOTOTURISTA SERENO - quota iscrizione sempre al sicuro"
La quota di partecipazione non comprende:
-
le 4 cene a Fabriano
-
i pranzi
-
gli ingressi nei luoghi a pagamento
-
il carburante
-
i pedaggi autostradali
-
le mance
-
le attrazioni a pagamento, gli ingressi nei siti archeologici
-
tutto quanto non indicato alla voce "la quota comprende"
* Previo Accordi
Modalità di pagamento:
-
Anticipo di soli € 99,00 al momento dell'iscrizione.
-
Saldo quota rimanente non oltre i 20 giorni dalla partenza.
-
Per iscrizioni entro i 20 giorni dalla partenza andrà versata l'intera quota.
-
Nel caso di partecipante singolo è possibile indicare la propria disponibilità ad una eventuale condivisione in camera doppia.
-
Tour adatto ad ogni tipo di moto. Il tour verrà percorso ad andatura turistica e nel pieno rispetto del codice della strada. Solo strade asfaltate, no off-road.
-
La strada è nostra amica e compagna di viaggio, ma non la nostra ossessione. Amiamo visceralmente viaggiare in moto, ma amiamo anche fermarci per godere delle innumerevoli bellezze che la strada saprà offrirci lungo il nostro tragitto. Perché la vera bellezza del viaggio non sta solo nella strada percorsa, ma anche nei momenti in cui scegliamo di rallentare e godere di ciò che la strada stessa ha da offrirci.
-
Il tour verrò confermato con una partecipazione minima di 6 iscritti.
-
Numero massimo partecipanti: 12 moto.
-
Termine iscrizioni: 5 giorni prima di ogni partenza (salvo disponibilità).
-
L'evento sarà confermato solo al raggiungimento del numero minimo di partecipanti. Qualora lo stesso non venisse raggiunto, l'eventuale quota di iscrizione già versata verrà restituita.
-
Si viaggia solo ed esclusivamente su strade asfaltate, no fuoristrada.
Affrettati ad iscriverti !
Soltanto 12 moto per
ogni partenza.
COME ISCRIVERSI AL TOUR IN 4 SEMPLICI PASSAGGI
Contattaci per verificare la disponibilità di posti
(anche via WhatsApp al 328 3158966)

Scarica il modulo di prenotazione che trovi in basso

Compila il modulo in tutte le sue parti
MARCHE MOTO RIDE
Modulo di prenotazione
CONTATTACI PER SAPERNE DI PIU'
INVIA UN MESSAGGIO

PRIVACY
Si informa che tutti i dati personali verranno trattati nel pieno rispetto delle disposizioni della legge 675/1996 e che il trattamento dei dati personali è diretto all’espletamento da parte di Scipio Tours delle prestazioni che formano oggetto del pacchetto turistico. I dati personali in ogni caso non saranno trasmessi a terzi e in ogni momento potranno essere cancellati a richiesta del consumatore.




